domenica 6 giugno 2010

Algoritmo per la perpetuazione della menzogna

Un algoritmo chiuso
I migliori divulgatori di una menzogna sono coloro che non sanno di diffondere una menzogna.
Nessuno è più bravo a mentire di chi mente senza saperlo. 
Nessuno è più innocente dei bambini. 
Unite queste tre constatazioni e creerete il miglior algoritmo di propagazione di una menzogna che esista. Perché dico "menzogna" e non "verità"? La verità non ha bisogno di strategie per perpetuarsi: essa è vera in quanto tale, e persiste autonomamente. Al contrario, la menzogna è un'affermazione priva di corrispondenza nella realtà, e come tale può persistere solo con uno stratagemma che aggira la prova dei fatti.
Come?
Basta prendere dei bambini (o degli adulti con la mente di bambini), educarli con una serie di principi, e poi lasciare che questi bimbi, una volta cresciuti, facciano lo stesso con i loro figli. Potrete perpetuare per generazioni, secoli, millenni, qualsiasi favola, bugia, menzogna, contraddizione e paradosso vorrete.
Volete che tra 2000 anni qualcuno creda che voi siate degli dei? Volete che tra 2000 anni qualcuno creda che voi potete volare, che avete poteri soprannaturali, che non siete mai morti? Volete far credere che un giorno ritornerete, punirete i vostri nemici e salverete i vostri fedeli? Niente di più facile.
Ancora oggi, miliardi di esseri umani vengono plagiati con favole vecchie di decine di secoli. Basta che qualcuno plagiato da bambino senta il dovere di plagiare dei bambini con le stesse favole con le quali è stato plagiato, ed il plagio si perpetuerà indefinitamente.
Il cervello dei bambini ha due proprietà meravigliose per qualsiasi menzogna: è fortemente recettivo e minimamente critico verso ciò che assimila. Di fatto, quasi tutto quello che il cervello riceve nell'infanzia persisterà, sopratutto se non riceverà nulla che contraddica tali menzogne entro il completamento della maturazione cerebrale. Una volta maturato, un cervello è ostico a mettersi in discussione, sia nel bene che nel male (qualsiasi essi siano). 
Infatti, nessuno che sia stato plagiato ammetterà mai di esserlo.
Uniche eccezioni a questo stupendo meccanismo di perpetuazione della menzogna sono quei bizzarri mutanti cerebrali, i quali, fin da piccoli, hanno la pessima abitudine di simulare nella loro mente delle alternative.  Essi assimilano, ma nel contempo elaborano nella loro mente delle alternative. Col tempo, le alternative crescono e formano un muro robusto che impedisce alle menzogne assimilate di diventare "pensiero unico".  "Effetto collaterale" di queste menti è che esse spesso perdono più tempo a elaborare alternative che a vivere una delle opzioni possibili elaborate.
Gli altri animali, dal punto di vista delle idee (intese come istruzioni simboliche che si propagano nel tempo), non esistono: troppo stupidi sia per essere plagiati che per elaborare alternative, gli animali semplicemente non sono. Il loro corpo è utile ad una menzogna come un setaccio è utile come bicchiere.

1 commento:

  1. In questo post esemplifichi perfettamente la mia più grande critica verso la religione; mentre in tempi antichi vi ci si "aderiva" da adulti, con un battesimo fatto "nell'età della ragione", adesso sono veramente pochi i credenti che si sono convertiti durante l'età adulta accostandosi alla religione (qualsiasi religione) per la prima volta. Di fatto, per come la vedo io molte religioni sono diventate "sistemi chiusi" dove l'entrata è molto difficile. Basti pensare all'ebraismo, la prima religione monoteista di successo: anche convertendosi, non si è considerati "veri ebrei"; solo i propri figli lo saranno.
    Se le cose andassero diversamente, probabilmente le religioni cambierebbero molto in fretta per risultare più appetibili ad una mente critica.
    -Michael Cahoon, coinquilino di Fabio e Filippo.

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