lunedì 31 maggio 2010

I giapponesi sono avanti un milione di anni


Questo è uno dei cartoni animati della mia infanzia preferiti. Chi è troppo giovane probabilmente non ha mai sentito parlare di Hurricane Polymar... Ho sempre amato il fatto che la sigla originale in giapponese fosse stata mantenuta anche nella versione italiana. Il look fine anni '70 di queste storie è ineguagliabile.

domenica 23 maggio 2010

Sinapomorfie di grandi passioni popolari

L'unica differenza tra calcio e pornografia è che nella seconda esiste anche la versione etero: per il resto, è la stessa storia: una banda di ragazzotti, un sacco di falli (spesso da dietro) e un numero esagerato di persone che spendono soldi e godono a guardarli.

venerdì 21 maggio 2010

La Rotolanza

Secondo alcuni, ognuno di noi
Post in appendice al precedente, dedicato a chi vorrebbe una bella metafora colorita.
Immaginate un pallone da calcio, in cima ad una collinetta erbosa. Inizialmente, il pallone è fermo, sulla cima. Poi, un qualcosa, un soffio causale di vento, una lucertola che striscia davanti al pallone, un escremento d'uccello caduto con precisione fantozziana, insomma, un qualche evento naturale casuale altera l'equilibrio statico del pallone, il quale, sotto l'azione del campo gravitazionale, inizia a rotolare verso il basso. Rapidamente, l'accelerazione vince la resistenza dell'attrito dell'erba, ed il pallone si lancia di corsa rotolando verso il fondo della collina. Arriva a fondovalle, pieno di energia cinetica, ed inzia a rotolare sul piano. A questo punto, privo dell'accelerazione di gravità, la palla inizia lentamente a rallentare, sotto l'effetto dell'attrito dell'erba. Infine, arrancando sempre più, con le ultime rotolate la palla smette di muoversi, ondeggia un po' e poi si ferma.

Ora, se qualcuno interpretasse tutto questo episodio dicendo che la palla si è mossa in virtù di un'essenza chiamata Rotolanza, e che questa Rotolanza è la causa del moto della palla, è la causa del suo fervore giovanile, della sua decisione nella maturita, è l'espressione della sua stanchezza senile... e che alla fine la palla ha perso la sua Rotolanza, arrestando il suo cammino... bene, che opinione avreste di questa persona?
E se questa persona dicesse che esiste un dio, Signore della Rotolanza, Causa e Origine della Rotolanza, che opinione avreste di questa persona?
Eppure, sostituite le persone con i palloni, le colline erbose con il mondo, e la Rotolanza con la Vita, ed avrete la favola a cui molte persone fanno tanto affidamento e per la quale si infervorano così spesso con parolone e slogan... 

PS: vivere è più importante di rotolare, ma la Vita è come la Rotolanza.

La Vita ed i suoi creatori, ovvero "bla bla bla"

Oggi su Science è pubblicato uno studio su alcune operazioni di ingegneria genetica su un microorganismo molto semplice, un micoplasma. Un micoplasma è, detto in parole molto semplici, il tipo di cellula più semplice che esista. Pertanto, un micoplasma è l'oggetto biologico funzionante autonomamente più facile da manipolare in ingegneria genetica.
Ovviamente, il giornalismo di serie B e C ha titolato rapidamente la notizia come: "Creata la Vita Artificiale". Ciò è palesemente iperbolico, giornalisticamente necessario per rendere accattivante una notizia di strettissima caratura biologica e biotecnologica.
Inevitabilmente, si è attivato il carrozzone sulla Vita, guidato da filosofi e preti di vari ordini e gradi. In Italia, succube come nessuna altra nazione al Vaticano, è stato necessario intervistare dei non ben specificati luminari della Pontificia Accademia delle Scienze, quasi che solo loro fossero a conoscenza del significato di questa pubblicazione scientifica, e non i ricercatori in biologia (che, per definizione, è la "Scienza della vita"). 
Alla base di tutte queste mobilitazioni clerico-teo-filosofiche sta un colossale fraintendimento linguistico. Ovvero, l'ambigua condivisione da parte di teologi e scienziati di una parola di quattro lettere, "vita". Se poi la si nomina con la maiuscola, diventa un qualcosa di ancora più fumoso, ovvero, la Vita, un'essenza.
Tuttavia, teologo e scienziato intendono per "vita" dei concetti molto diversi.
Per la nebulosa teologica-platonica, la "vita" è una proprietà di alcuni oggetti reali. Tale proprietà, assunta quasi come se fosse un oggetto dotato di limiti e di confini, può pertanto esistere o meno in un oggetto, rendendolo "vivo" o "non vivo". Come tale, essendo la proprietà che definisce i viventi, la "vita" proviene da qualcosa capace di infonderla o meno. Sapete tutti il nome più diffuso di questo "dispensatore della vita".
Per la scienza moderna, fondata sull'oggettività ed sul metodo di indagine razionale, la "vita" intesa nelle righe sopra non esiste. Non esiste una "qualità" o "essenza" vitale. La vita è solo un termine per sottintendere metaforicamente una catena di processi che si dispiegano gradualmente nel tempo. Non esiste un confine netto tra "vivi" e "non vivi", quindi, non esiste una categoria netta di "vivente", né, pertanto, una "Vita" che li contraddistingue.
La "vita" è il modo rapido per dire miliardi di miliardi di processi biochimici interconnessi in sistemi altamente strutturati di macromolecole organiche, organizzati dentro un flusso di energia (prettamente di origine solare), e che persiste da almeno 3 miliardi di anni su questo pianeta. La "vita" non ha un'origine precisa e netta, un momento in cui essa è scaturita dal "non-vivo", esattamente come nessuna persona ha un'origine precisa, un momento in cui la sua personalità emerge dal "non-personale". Eravate "persone", soggetti pensanti, a 3 anni? E a due anni? E a uno? C'è stato un giorno in cui avete esclamato: "Io sono!"? Ovviamente, no. Fu un processo graduale di emersione dall'insensibilità alla sensibilità, e poi un graduale emergere dalla coscienza all'incoscienza, ed infina un graduale emergere della persona dall'impersonale.
Il micoplasma modificato citato prima è una complessa bolla di proteine e acidi nucleici, derivante da processi pre-esistenti di elaborazione e sintesi di molecole, in sistemi regolati da meccanismi strettamente biochimici. Il micoplasma, come tutte le cellule, deriva da una catena evolutiva di riproduzioni cellulari. Man mano che andiamo indietro nel tempo più profondo, lentamente, il confine tra cellule e semplici micoplasmi sfuma, poi il confine tra micoplasmi e bolle di molecole reattive sfuma uno nell'altro, infine, andando ancora più indietro nel tempo, i processi cellulari sfumano nelle più semplici attività biochimiche, ed, infine, nella chimica organica di composti come le proteine o gli idrocarburi. Vedete che, partiti da "esseri viventi", siamo andati gradualmente indietro e, senza alcun salto miracoloso, siamo finiti nelle molecole organiche, che nessuno reputa essere "vive". Il confine tra "vita" e "non-vita" è solo nella mente umana, la quale, essendo un sistema per processare simboli informatici, a loro volta aggregati discreti di simboli più semplici e relativamente rigidi, ha la tendenza a "credere" che i simboli nel suo cervello, usati per rappresentare il mondo, siano copie fedeli degli oggetti nel mondo, e, di conseguenza, si illude (o vaneggia) che al simbolo "vita" debba corrispondere là fuori una qualche "Vita".
Se la "Vita" esistesse, come sarebbe possibile manipolarla, per produrre organismi nuovi? Se la "Vita" esistesse, in quale punto della complessità sarebbe localizzabile? Un virus è vivo? Un batterio è vivo? Un batterio che si sta dividendo è un vivente o due viventi? Uno spermatozoo che penetra un ovulo muore? Si annulla? Svanisce? Un cadavere è "senza vita"? Il suo cuore espiantato che batte in un ex-malato  di cuore nel quale è stato trapiantato è vivo o è ancora "senza vita"? Un uomo in coma irreversibile è vivo? Una zanzara spiaccicata sul muro che muove le zampe è viva? La coda di una lucertola staccata ma che si dibatte è viva? Uno zigote che si sdoppia generando due gemelli è uno o due viventi? Due gemelli siamesi fusi dal collo in giù sono un uomo con due teste o due persone con uno stesso corpo? La risposta a queste domande è puramente linguistica, e non intacca la realtà del mondo, che è un continuum senza discontinuità spazio-temporali, un continuum che la mente umana deve, per non impazzire, ridurre a oggetti distinti e discreti manipolabili simbolicamente.
"La Vita" è solo una metafora, necessaria per comprenderci nel discorso, ma non corrisponde a nulla al di fuori della rete simbolica processata dal cervello umano.
Quindi, non esistendo "La Vita", sono ridicole e senza senso le pretestuose parole di chi crede di rappresentare sulla Terra un fantomatico "creatore della vita".

mercoledì 19 maggio 2010

Estinzione del matrimonio religioso italico

 Numero di matrimoni religiosi in Italia dal 1991 al 2008: notare il trend discendente (la linea blu tratteggiata è l'estrapolazione del trend nel futuro)
Sul sito del blog UAAR ho letto una serie di dati sul calo dei matrimoni religiosi in Italia nell'ultimo ventennio. In un commento veniva estrapolata la curva, ed effettivamente, calcolandola, risulta che, tenendo questo trend, nel 2030 in Italia si celebreranno ZERO (= 0, cioè NESSUNO) matrimoni religiosi.
Estinzione del cristianesimo in Italia e avvento di uno stato laico?
Il mio pessimismo mi fa dubitare.
Dilagante espansione delle altre religioni?
Oppure, sarà la prova che è imminente la Fine del Mondo ed il Giudizio Finale? Prospettiva abbastanza mediocre, che lascio ai creduloni delle storielle a lieto fine...

Io so che il mio posto all'inferno è là, già pronto, caldo caldo che mi aspetta!

Il mio umorismo mi fa ridere.

venerdì 14 maggio 2010

La Mia Religione

Questo post è stato ispirato dalle parole illuminate di Daniele Luttazzi. Purtroppo, non ho alcun link per indirizzarvi a questa ispirazione: pertanto, temo che il post resterà in parte incomprensibile per chi non ha mai visto quel monologo luttazziano.
Credo che il tempo sia giunto perché anche io, come altri miei coetanei di epoche passate, dopo anni e anni di meditazione sulla Vita, sul Significato dell'Esistenza, e su tanti altri simboli mentali più o meno isomorfi con la realtà fenomenica, fondi una Religione.
Come tutte le religioni che mi hanno preceduto, essa è solo una scusa per adorare una rappresentazione idealizzata delle nostre aspirazioni e speranze individuali e sociali.
Come tutte le religioni che si rispettino, anche questa ha un Dio, Origine di ogni cosa.
Anzi, una Dea.
Anzi, una Diva.
La mia religione si chiama
Cateblanchetteismo.
In questo video, ecco una delle numerose apparizioni della Nostra Amata Dea dall'Occhio Emmeggioide. Ogni sua parola è per noi guida nelle tenebre, e fonte di beatitudine.

mercoledì 5 maggio 2010

Due forme speculari di genialità

Ci sono due tipi di geni: chi vede oro nella m***a, e chi vende m***a come oro.

lunedì 3 maggio 2010

Pazzie d'università

Fotomontaggio realizzato da Simone Maganuco nel 2003 in occasione del mio XXV compleanno...

Inizialmente, questo post parlava d'altro. Era una risposta argomentata e pacata ad una serie di insulti volgari, ingiustificati (perché mi offendono sul piano privato) e molto infantili che ho ricevuto in rete.
Poi ho preferito lasciar stare, e sostituire tutto con un simpatico ricordo di amicizia.