lunedì 5 aprile 2010

Lettera Aperta ai Puffi

Carissimi Puffi,
Tutto è cominciato un paio di anni fa, ai primi tempi del mio blog. Ricordo, che a quei tempi non sapevo minimamente dell'esistenza della Foresta Puffesca, né della vostra esistenza.

Un giorno di due anni fa, un Puffo è entrato nel mio blog per commentare un mio post. Dato che i suoi modi di discutere erano poco razionali, basati molto su "secondo me" e su "mi hanno detto che", io, che in quel blog tengo molto alla discussione seria e argomentata, gli risposi a tono, elencandogli i punti deboli della sua critica. Egli, per contro, chiamò altri Puffi ad aiutarlo, perché riteneva che il mio modo di discutere (per me, argomentazione colorita) fosse solo maleducazione, arroganza e supponenza. Punti di vista, direte voi. Ad ogni modo, quel Puffo poi non si fece più sentire sul blog. 
In seguito, scoprii dell'esistenza del Primo (ma non unico) Villaggio dei Puffi, dove abitava quel Puffo con cui avevo avuto una discussione. Alcuni amici mi segnalarono che in quel Villaggio, il Puffo ed alcuni suoi amici mi citavano in modo aggressivo, ma a mia insaputa. So che nessuno di loro lo fece apposta per insultare, ma, nondimeno, mi resi conto che tra me e Puffi c'era un diverso modo di concepire la discussione. Argomenti vs Opinioni.
Incuriosito dall'esistenza del Primo Villaggio Puffo, navigai per scoprire se e quanti altri Villaggi Puffi esistessero. Fu così che scoprii l'esistenza dell'Intera Foresta dei Puffi. Allora, tuttavia, pensavo ancora che esistesse un solo villaggio di Puffi.
Passarono i mesi, e mi dimenticai dei Puffi. In seguito, scoprii, tramite un amico che faceva da Ambasciatore Umano nel Villaggio dei Puffi, che il Villaggio dei Puffi stava per essere abbandonato. Non so tutti i motivi di tale abbandono, ma credo che fosse dovuto a dissidi interni tra i Puffi intransigenti opinionisti e alcuni che, evidentemente, si stavano appassionando agli Argomenti. Di fatto, dopo poco, il Primo Villaggio dei Puffi si estinse. Pensavo che sarebbe seguita l'estinzione dei Puffi, ma il mio amico Ambasciatore mi informò che, nella Foresta Puffesca, esistevano molti altri Villaggi, non tutti in lingua italiana. 
Non immaginavo esistessero così tanti villaggi. La cosa era davvero interessante, anche perché, da piccolo, avevo avuto anche io qualche puffo. Navigai molto, e fu così che scoprii che, nonostante le tante differenze, la maggioranza dei Villaggi Puffi si assomigliavano, per devozione alle opinioni, per stile. E proprio perché tutti così simili tra loro, essi spesso sono in guerra tra loro, si odiano, si accusano di reciproche spie, furti, maldicenze. Eppure, ai miei occhi, sono tutti puffi. Cosa fa sì che siano così ostili tra loro? Poi capii: le opinioni. Le opinioni, a differenza degli Argomenti, non possono essere comparati, pesati e confrontati, e quindi possono solo generare divergenze e attriti. Poveri Puffi, con tutti i bei Argomenti che danno luce alla vostra Foresta, perdete tempo nelle opinioni. Amen, direbbe un mio amico...
Dopo un po' che osservavo la Foresta e le sue anime, data la mia naturale tendenza a fare sintesi generali di sistemi complessi, e la voglia di rendere tutto in modo ironico (anche per sdrammatizzare tutte quelle opinioni spesso così uguali eppure ostili tra loro), scrissi un post, sul Decalogo del Colore Blu.
Non l'avessi mai fatto!
Subito, alcuni Puffi, offesi dal modo irrispettoso con cui parlavo del colore Blu, fondamento dei Puffi, mi risposero con i soliti epiteti: che sono arrogante, che sono saccente, che non sono blu. Ad aggiungere il mio disappunto, nessuno dei Puffi intervenuti volle argomentare, ma, in ossequio alla loro religione si limitarono a esporre le loro opinioni. Che atteggiamento poco corretto... Inoltre, molti di loro (non tutti, sia chiaro) non avevano nemmeno la decenza di firmarsi, limitandosi a fastidiose opinioni anonime (ovvero, frasi senza dati, senza logica e senza autore... fastidiosissime dimostrazioni di animo puffesco).
Tutta questa faccenda era così interessante e divertente, che meritava una serie di post sui Puffi, che scrissi con leggerezza e allegria. Peccato che, ogni volta, qualche Puffo si risentisse. Eppure, non ho mai citato il nome di alcun puffo, né l'ubicazione delle loro funghette casupole.
Mah...
A mio avviso, i Puffi si prendono troppo sul serio... Sono così presi dal Blu, da non vedere altri colori. Pazienza.
In questi giorni, una piccola truppa di Puffi si è fatta risentire nel mio blog di Argomenti. Istigati da una frase marginale di un post che parlava delle basi scientifiche del colore Blu (lunghezze d'onda, frequenze e degli ottici coinvolti nella serie di film sul Blu più famoso al mondo, il Blu di Liasdoggermalm) hanno palesato la loro bizzarra insofferenza verso il mio modo di scrivere. La cosa più bizzarra è che essi provengono da un  solo villaggio, ma pensano di essere gli unici Puffi della Foresta. Ciò, probabilmente, ha acuito la loro OPINIONE che io abbia scritto il Decalogo del Colore Blu solo per ridere di loro.
Perché continuate a vedere solo il vostro villaggio come tema delle mie intrusioni nella Foresta?

Dopo la vostra sortita dell'altro giorno, tuttavia, inizio a pensare che siate un po' megalomani. Insomma, il mio blog è piccolo e lontano dalla Foresta, possibile che vi dia così fastidio se ogni tanto parlo un po' del Blu? Non sarete mica proprietari e detentori esclusivi di quel colore?
Mitici Puffi, siete davvero creature interessanti.
Con l'esempio monocromatico della vostra vita nella Foresta, ci insegnate ad apprezzare tutti i colori, e a non limitarci ad una sola opinione che, a lungo andare, ci farebbe diventare tutti Blu.
Quanto vorrei che mi scriveste ogni tanto degli Argomenti e non solo Opinioni... E quanto vorrei che vi prendeste un pochino meno sul serio.
Ma forse, se fosse così, smettereste di essere Puffi, ed io non vi troverei più così interessanti.

Il vostro caro vicino di Foresta,
Gargamella

2 commenti:

  1. Caro Gargamella, io non faccio parte di questa Foresta, e nemmeno vivo ai suoi margini, ma ogni tanto passo sul sentiero, e vedo il gran subbuglio creato da piccoli esseri che fanno un sacco di cose strane e, spesso, apparentemente insensate.
    Ebbene, da estraneo quale sono, ma in qualità di osservatore esterno, ti posso dire che fuori dalla Foresta esistono un sacco di altre Foreste, nelle quali vivono altri piccoli esserini dediti al classismo, all'ostruzione, alla chiusura mentale.
    Il fatto che i Puffi ti dedichino così tanta attenzione, pur ritenendoti tu stesso una piccola e marginale realtà, è un chiaro segno di timore che, indirettamente, si pone come dichiarazione di validità delle tue parole.

    Ora però torno nella mia foresta, perché anche qui c'è un gran da fare, tra piccoli esserini, funghetti e canzoncine cantilenate che paiono preghiere...

    I miei poco-Blu saluti.

    IMALATIDIMENTE

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  2. I Puffi non sono così pericolosi... si occupano solo di locali notturni e altre cose blu. Mi sa che i tuoi sono degli Snorky...

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