giovedì 14 gennaio 2010

Uno strano modo di gestire un'azienda

La Global Creation Corporation (GCC) venne fondata alla fine di ottobre. Si dice che il Presidentissimo, tale J.E. Godself, abbia raccolto i capitali per la GCC, fondato l'azienda e l'abbia quotata in borsa in soli 6 giorni. Non è ben chiaro da dove abbia tratto i fondi per la sua attività imprenditoriale, al punto che c'è chi, ironicamente, sostiene che li abbia tratti dal nulla. Ad ogni modo, la GCC nacque come piccola azienda specializzata nel giardinaggio. A dispetto dell'enorme capitale impiegato nella costruzione della Sede Centrale, l'azienda, inizialmente, contava solamente due dipendenti.
Vuoi per l'alto livello di informatizzazione, vuoi perché l'azienda inizialmente non si occupava d'altro che di imporre nomi (con tanto di copyright) alle primizie prodotte, i primi dipendenti della GCC erano una coppia di giovani con contratto a tempo indeterminato (cosa oggi assolutamente inesistente), alla loro primissima esperienza lavorativa. La giovane coppia non dovette risultare particolarmente qualificata, dato che fu licenziata immediatamente, durante il periodo di prova. Il Presidente fu così deluso e furioso per la pessima gestione operata dai suoi primi dipendenti, che decise che nessun altro futuro dipendente avrebbe ricevuto un contratto a tempo indeterminato. Da allora, tutti i dipendenti della GCC sono assunti a tempo determinato, e vengono licenziati allo scadere del contratto, senza essere più assunti. I sindacati hanno protestato più volte, vanamente, per il ripristino del contratto a tempo indeterminato, ma il Presidente ha tagliato corto dichiarando che l'inaccettabile comportamento dei primi dipendenti, rei di aver osato mangiare alla mensa del Consiglio di Amministrazione (formato, per la precisione, dal Presidente, da suo Figlio e da un terzo soggetto, non specificato, molto evanescente e che, onestamente, pare fare più da Tesoriere che altro) rende assoluta ed incontrovertibile la decisione presa. I sindacati, tuttavia, sostengono che i dipendenti furono tratti in inganno da un Dirigente intermedio della GCC, un certo S.L.B. Snake, licenziato ai tempi della primissima quotazione in borsa, per aver tentato un'azzardata scalata nella gerarchia dei dirigenti GCC. Ad ogni modo, da allora, la GCC, pur avendo cresciuto esponenzialmente il numero dei suoi dipendenti (ma non quello dei dirigenti, che, a parte Snake, non sono mai stati sostituiti) non ha più assunto a tempo indeterminato. Nonostante ciò, e nonostante abbia rischiato il fallimento alcuni anni fa, (quando una rottura nelle tubature della Sede Centrale allagò tutti i reparti) attualmente la GCC è l'azienda leader mondiale nel suo settore, che dall'iniziale area del giardinaggio si è espansa a quasi ogni settore della vita quotidiana, divenendo una vera e propria multinazionale. Dai primi tempi eroici della GCC, quando dovette competere con aziende rivali, quali la BAAL, quando il Presidente non mancava di comunicare direttamente con gli impiegati del mese (in genere, soggetti molto devoti allo stesso Presidente), si è passati ad una gestione molto più indiretta. Il Presidente sembra aver smesso di scendere nei reparti, pare essersi ritirato nella sua residenza, assieme ai Dirigenti (Snake escluso, che, si dice, viva nascosto nei sotterranei della Sede Centrale) e pare comunicare solo con gli altri membri del Consiglio di Amministrazione.
Alcuni dei dipendenti hanno quindi preso l'inziativa, dichiarando di essere stati eletti direttamente dal Presidente per guidare la fabbrica in vece sua. Sebbene la maggioranza dei dipendenti sia presa solamente dal lavoro, e non si preoccupi di chi sia effettivamente il loro datore di lavoro, c'è una minoranza, forse manipolata da Snake, che mette in dubbio l'autorità di questi dipendenti intermediari con la Dirigenza. Mah, io evito di immischiarmi in queste cose di politica. Basta che ricevo la mia paga, che non do noie infrangendo i Dieci Impegni del Buon Dipendente (requisiti necessari per avere la pensione), e mi va bene.
A parte  certe discussioni sindacali (come il modo per migliorare la resa dei lavoratori senza infrangere i Dieci Impegni), moltissimi tra i dipendenti, sono dell'idea che il Presidente non abbia ancora perdonato l'Azienda per l'intollerabile comportamento dei primi due lavoratori.

Recentemente, un nuovo dipendente è stato assunto in azienda. Il giovane, molto loquace e dai modi spigliati, non dev'essere tutto sano di testa: va in giro per la fabbrica sostenendo di essere addirittura il Figlio del Presidente, e che un giorno sarà Presidente pure lui! Tra i suoi slogan, c'è la promessa, per chi lo segue, di ricevere un contratto a tempo indeterminato! Blasfemia! Molti lo evitano, dato che non è saggio farsi vedere in giro con simili individui. Qualcuno, tuttavia, sembra aver creduto alle parole del giovane, e lo segue come se questi fosse il Presidente in persona. Non mi piace questa storia. La faccenda si sta facendo sempre più tesa, dato che molti, tra i dipendenti di livello più alto, sono sempre più decisi a far licenziare il giovane.

Queste erano le notizie recenti, risalenti all'anno scorso.

Ieri, ho saputo che sei mesi fa il giovane è stato licenziato. Con una specie di processo-farsa svoltosi in sala mensa, il giovane è stato accusato di violare uno dei Dieci Impegni dei dipendenti, ed è stato licenziato in tronco. I suoi seguaci pare che siano scomparsi. In seguito, alcuni dipendenti hanno dichiarato di averlo visto salire verso la residenza del Presidente, e che questi l'abbia accolto chiamandolo "figlio". Tuttavia, credo sia solo una favola messa in giro dai suoi ex-seguaci, per avere un mito su cui riformare la loro piccola banda di comunisti senza voglia di lavorare. Non so, mi pare una storia molto assurda, e poco sensata. Perché mai il Figlio del Presidente avrebbe dovuto fingersi un dipendente e promettere il contratto a tempo indeterminato? Se il Presidente era d'accordo, perché non passargli direttamente la direzione e concedere il ripristino del contratto a tempo indeterminato? A che scopo farsi assumere come dipendente e poi farsi licenziare?
Questa mattina, ho trovato un volantino del Sindacato del Figlio, un movimento di lavoratori nato per continuare l'opera del (presunto) figlio del Presidente. Il volantino parla di abolizione dei privilegi, di collettivizzazione dell'Azienda, di contratto a tempo indeterminato. Mi pare solo propaganda comunista. Se davvero il Figlio del Presidente è capo di questa organizzazione, perché non torna in fabbrica a realizzare il suo Progetto di Riforma?

Mi sa che domani mi licenzio e apro una mia piccola attività. Forse non avrò mai il contratto a tempo indeterminato e vivrò una esistenza di precario, ma perlomeno non dovrò più lavorare in un'azienda gestita da pazzi.
Forse (ma questo meglio non dirlo troppo in giro) non esiste nessun Presidente, né una Direzione dell'Azienda. Forse, si è fondata da sé, da qualche attività precedente. Chissà, forse, scavando sotto la fabbrica, ci sono le prove di com'è nata la GCC...

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