mercoledì 22 ottobre 2008

Antenati algebrici ed antenati geometrici

Questo post ultrazionale nasce come sintesi di due post distinti (e nati indipendentemente uno dall’altro, sebbene chiaramente emersi da un substrato culturale comune) di Theropoda e di Geomythology: è quindi un post pienamente ultramitologico.

I post fratelli che cito sono Galleria degli Antenati - Prima Puntata: Palaeoraptor primus e Tecodonti piumati, protouccelli immaginari e il solito Heilmann. Entrambi parlano di ipotetici antenati degli uccelli, il primo ricavandolo da un’analisi filogenetica in fase di elaborazione, il secondo estraendolo dalla gloriosa paleontologia primo-novecentesca. Per quanto accomunati dal tema, essi fanno riferimento a due differenti tipologie e topologie creative, due distinte procedure di ricostruzione/simulazione di creature evoluzionistiche, figlie di due distinte filosofie storiche.

Se la vostra visione dell’evoluzione è fortemente analogica, ricalcata su un modello ontogenetico, lineare, aprioristicamente progressivo e graduale, allora il vostro metodo di simulazione dell’antenato (MSA) sarà probabilmente di tipo algebrico (termine che sto inventando qui).

Un MSA algebrico si basa sulla seguente equazione:

Ipotetico Antenato Intermedio = 1/2(Antenato remoto + Discendente)

Esempio (già citato in un passato post geomitologico): “Proavis” = 1/2(Euparkeria+Archaeopteryx).

Altro esempio (pressapoco coevo di “Proavis”, e non per caso, in quanto figlio dello stesso paradigma): Uomo di Piltdown = 1/2(scimmia+uomo).

Il MSA algebrico è ancora, probabilmente, il metodo principale di interpolazione mentale evoluzionistica (di creazione di “anelli mancanti”... notare l’aggettivo carico di attesa) in uso dagli interessati all’evoluzione. Il MSA algebrico implica una visione iper-olistica degli organismi, intesi come monadi dinamiche capaci solamente di traslazioni lineari in un morfospazio animale relativamente semplice, un euclideo piano bidimensionale delle forme viventi.

Il MSA algebrico permette anche ciò che in una disciplina storica in teoria dovrebbe sempre essere evitato (ma che in realtà è l’ambizione di molti), ovvero, permette di elaborare una (rozza) teoria storicistica dell’evoluzione. Come? Basta applicare la formula, adattando i termini, per ricavare IL FUTURO!

Ovvero, se poniamo la condizione attuale al posto di Ipotetico Antenato Intermedio, possiamo ricavare il discendente (che pertanto sarà un discendente futuro):

Discendente futuro = 2(Condizione attuale) - Antenato Remoto.

Cosa significhi questa formula, lo sa solo chi ancora dà valore al metodo del MSA algebrico (i vari Dixon e zoo-futurologi).

L’altro metodo di ricostruzione di ipotetici antenati, metodo che trovo più plausibile, è basato su una concezione evoluzionistica non-lineare, ramificata e modulare. Tale approccio, non-olistico, bensì riduzionista, implica la rinuncia all’interpolazione delle linee filetiche per ricavare le fasi intermedie. Questo approccio, di stampo filogenetico, afferma che un antenato ipotetico è identificabile dalla combinazione di caratteri anatomici esistente in ogni nodo di un diagramma filogenetico. Questo approccio, che determina un antenato ipotetico da nodi di intersezione tra segmenti evolutivi, lo battezzo MSA geometrico.

Esempio: Archosauriformes = Sinapomorfie condivise da Archaeopteryx e Euparkeria.

Notare che il MSA geometrico non colma lacune tra i taxa coinvolti nell’elaborazione, bensì determina condizioni morfologiche pre-esistenti i due taxa. Da questo si ricava che il MSA geometrico NON può essere usato per “prevedere” l’evoluzione futura. Inoltre, questo metodo non impone di “attribuire” a priori uno status di “antenato remoto” ad una delle due forme scelte nella procedura, le quali sono “equiderivate” rispetto all’antenato che si ricava: questo metodo è pertanto meno “soggettivo” del MSA algebrico. Infine, aspetto più importante, questo metodo fa delle previsioni suscettibili di verifica più rigorosa che l’altro.

Esempio: tutti possono convenire che “Proavis” sia intermedio tra Euparkeria e Archaeopteryx. Ma COME era intermedio? Aveva il corpo del primo con la pelle del secondo? Oppure il contrario? Oppure aveva la parte anteriore del corpo da Archaeopteryx e quella posteriore “ancora” da Euparkeria? Insomma, appare evidente che con il MSA algebrico si può elaborare un numero pressoché infinito di “antenati intermedi”, spesso in maniera molto soggettiva. Al contrario, dati i due taxa di partenza sufficientemente completi, esiste un solo (o comunque un numero molto basso) di possibili antenati comuni ricavabili con il MSA geometrico: quello/i avente/i nella propria diagnosi la lista delle sinapomorfie condivise dai due taxa ma senza alcuna delle autapomorfie di ciascuna delle due linee prese separatamente.

1 commento:

  1. capolavoro!

    Su Piltdown e Neanderthal sto elaborando alcuni posts geomitologici...

    Leo

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