lunedì 28 aprile 2008

Errati miti evoluzionistici (EME)

Ieri ero a pranzo dai miei genitori. Nell'abbiocco post-pranzo sfogliavo un settimanale, che mia madre compra da quando ricordo che mia madre compra settimanali. C'èra una grande fotografia subacquea di un Nautilus. La foto era commentata, tra l'altro, da un breve accenno (apparentemente sconcertato) al fatto che, sebbene non fosse cambiato da decine di milioni di anni, questo animale fosse perfettamente adattato a vivere nel suo ambiente.
Temo che in pochissimi dei lettori di quella pagina avranno storto il naso come ho fatto io. La frase esprime un classico mito distorto sull'evoluzione. Invece di vedere nell'immutabilità da milioni di anni l'evidenza che Nautilus è perfettamente adattato al suo ambiente (infatti, perché modificare se si è perfetti?), l'articolo solleva un paradosso che non esiste: l'idea cioè che siccome gli esseri aventi la stessa forma da milioni di anni sono preistorici, allora sono primitivi, quindi imperfetti, ovvero inadatti. Purtroppo, questa è la visione dell'evoluzione presente nella maggioranza di quelli che si accostano al problema (i quali, purtroppo, sono comunque una minoranza delle persone pensanti... le quali... beh...).

1 commento:

  1. Lo stesso vale per molti altri animali...Squali e coccodrilli, che sono più noti di questi cefalopodi^^, vengono considerati primitivi e poco svegli(anche la stupidità è sinonimo di "non evoluto"), dominati da istinti feroci. Ovviamente, è una visione un po' distorta dell'evoluzione ma...è sempre colpa di chi fa (cattiva)"divulgazione". I fossili viventi sono anche utilizzati come "prova" creazionistica, te pareva. In verità, qualche modifica avviene...anzi ne avvengono molte, ma non a livello fenotipico(almeno nel caso del tuatara):

    "Rapid molecular evolution in a living fossil"

    Jennifer M. Hay1, Sankar Subramanian1, Craig D. Millar2, Elmira Mohandesan1 and David M. Lambert1,

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