mercoledì 13 febbraio 2008

Suoni inquietanti, suggestioni notturne

Di notte, quando i treni merci passano a velocità moderata lungo la linea ferrata dietro il Pueblo, si ode un suono inquietante. Un cigolio, lento e miagolante, come una nenia, che cresce e diventa un pianto lamentoso, simile alla voce di una ragazzina che soffre. So che è lo stridore del treno, ma non posso fare a meno di pensare che sia la voce di un’anima condannata in eterno a vagare sui binari. Forse, una giovane morta tragicamente (un suicidio per amore? un delitto mai risolto?) proprio lungo quei binari.

Il povero spettro, che si lamenta e geme, al passaggio del treno che l’uccise... potrebbe anche abbassare la voce: noialtri vivi vorremmo dormire, che di giorno si lavora (almeno in teoria)!

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