venerdì 29 febbraio 2008

Quod scripsi, scripsi

Con queste parole di Ponzio Pilato intitolo il post. Ieri sera ho terminato la lettura de “Il vangelo secondo Gesù Cristo” di José Saramago (1991), regalo della mia Silvietta-che-non-ha-eguali per il trentennale. Un vangelo fortemente terreno, umano (troppo umano), carico di ironia amara e sottile (ad un certo punto, abbiamo un dialogo tra Maria ed un angelo che è quasi una gag demenziale sulla differenza tra uso e menzione), mortalità e critica blasfema-quindi-sacra all’opera del (presunto) Padre del Figlio. Abbiamo così Gesù, figlio di Giuseppe e di Dio, pedina del Progetto Paterno sul mondo. Il Padre ed il Diavolo, contrapposti in una forma di manicheismo asimmetrico, entrambi consapevoli di non-essere senza l’altro, al punto che fin dall’inizio, non è ben chiaro chi dei due abbia generato il Cristo, chi l’abbia formato e chi l’abbia ingannato, portandolo a morire. Infine, le figure femminili, le Marie (madre, maddalena, sorella di Lazzaro): un gioco di omonimie che ha permesso all’autore di scombinare plausibilmente le situazioni dei vangeli canonici.
Un vangelo post-moderno, sicuramente disturbante (sopratutto in questo periodo di restaurazione culturale) per tutti quelli che credono di credere-conoscere-capire la “buona novella”.
Grazie (come sempre), Sy!

giovedì 28 febbraio 2008

Aforisma Mantovano

Gli uomini non danno soddisfazioni
Le donne danno insoddisfazioni

Curz, l'artista precedentemente noto come "Prince of Mantua"

mercoledì 27 febbraio 2008

Crisi della Repubblica (preludio della Dittatura?)

Corsi e ricorsi storici. La transizione in atto, verso cosa porta? Un nuovo Decadentismo, un nuovo 15-18? Temo che la Dittatura Mediocratica, L'Impero Subliminale, sia già in atto. E noi, spiriti critici, liberi, scettici, dove ci collocheremo? L'avevo accennato, e sottinteso, nel post sulla Deriva Mediocratica, e vedo che questa campagna elettorale non fa che confermare ciò che avevo detto. Stiamo vivendo il periodo di minor democrazia della storia repubblicana. Paradossale, se guardiamo l'affluenza alle urne della scorsa elezione. Eppure è così. Una legge elettorale che non permette la scelta dei candidati, decisi dall'oligarchia direttiva che finge di litigare; la tendenza al bipartitismo fasullo degli schieramenti fotocopia; la diffusa consapevolezza che la gerarchia sociale è fortemente chiusa e corporativa (il figlio di operaio, anche se ha studiato, farà l'operaio; il figlio del medico... anche se non ha studiato, farà il medico; ecc...), l'arretratezza culturale, il pensiero unico imposto ed idolatrato, la teocrazia subliminale e strisciante.
Che fare? rassegnarsi e chiudersi nel proprio mondo privato e personale, accettando lo status quo e cercando di minimizzarne gli effetti su di sè? Fuggire in collina, a coltivare il proprio piccolo eden e rifugio? Migrare verso climi (mentali e sociali) migliori? Cavalcare l'onda di letame? Ogni soluzione è valida e parziale a modo proprio.

martedì 26 febbraio 2008

Fine sondaggio pseudo-ecologista


Con una stra-schiacciante maggioranza del 63% delle preferenze, il Panda si aggiudica l'ambita fama dell'animale più meritevole di estinzione!

Nella foto, i festeggiamenti degli ultimi due esemplari viventi (entrambi maschi).

Coming Soon


Dedicato a due fottuti amici che han brindato con me allo scoccare del XXX anno...
Gli altri, con cui ho brindato la sera dopo (assieme ai due fottuti di sopra), sono ugualmente salutati.

venerdì 22 febbraio 2008

Si chiude il ventennio, inizia il porno...

Oggi è il mio ultimo giorno da ventinovenne. Domani entro negli "enta". So che è solamente un effetto psicologico dell'essere stato plasmato a contare in base dieci, e che se contassimo in base 12 (più pratico e utile, ma contingentemente scalzato dalla pentadattilia di Tetrapoda che si votò al 10), non dovrei preoccuparmi-pareggiarmi-scazzonirmi per altri 6 anni, ma comunque, così è. Farò un bilancio rapido del decennio 1998-2008, molto rapido e schematico, forse viziato dalla mia attuale deriva post-viscerale, ma così è.
1998-1999. Gaia consumazione dell'essere rimborsato meritevolmente all'università.
1999-2001. L'età Aurea dell'Università.
2001-2003. Mordor.
2003-2005. Il Civile e Primo Pueblo. Inizio a collaborare col MSNM.
2006. Schianto e inizio del Secondo Pueblo.
2007. Ultrazionalità... il resto è nel blog.
Così è.
E STASERA TUTTI ALL'HIGHLANDER!

Kyoto è solo una città

Perché continuiamo a raccontarci le favole? La nostra civiltà è ancora così adolescente ed immatura? Accettiamo ciò che è e facciamo come hanno sempre fatto tutte le altre civiltà prima di noi...

Andiamo per gradi. Oggi parlerò di un mito post-moderno che verrà ricordato negli Inviolabili Archivi Alti delle Civiltà Superiori che verranno dopo di noi allo stesso modo col quale noi ricordiamo le isterie millenariste dell’Alto Medioevo. La favoletta in questione si può denominare come “Protocollo di Kyoto - senso largo” (PK-SL). PK-SL si distingue dal “Protocollo di Kyoto - senso stretto” (PK-SS) perché ne è l’estensione sintetica. In poche parole, quello che tutti conoscono genericamente come “Protocollo di Kyoto” è il PK-SS. Pochi però hanno compreso che PK-SS è parte di un sistema mitologico più grande, detto appunto PK-SL.

Il PK-SL è l’insieme delle opinioni, azioni e reazioni pro e contro al PK-SS. Si può dire, senza esagerare, che l’intera politica ed economia mondiale stanno diventando un’espansione del PK-SL. Ovvero, un’espansione di una mitologia, di una favola.

Il mito è il seguente: credere che sia possibile prevedere l’evoluzione futura del sistema climatico globale e, pertanto, credere di poter sviluppare politiche in grado di influenzare tale evoluzione. La favola è molteplice: è una favola credere che esista un qualcosa chiamato “evoluzione del clima globale”, così come è una favola il concetto stesso di “clima globale”. Esso è solo un nome collettivo, niente più che una metafora di qualcosa di enormemente complesso e poliedrico. Ovviamente, è una favola credere che ci siano politiche mondiali organizzabili: lo è per le questioni strettamente umane, figuriamoci per le questioni ambientali. Pertanto, credere che ci siano (anche solo in teoria) politiche mondiali organizzabili in grado di influenzare una favola chiamata “clima globale” è la favola più colossale di tutti i tempi.

Sarò spietato con tutti quelli che si consolano “lottando per Kyoto”: credere che ciò possa realmente influenzare qualcosa del “sistema climatico mondiale” è vano e miope come la credenza di certe civiltà estinte di americani che pensavano di far sorgere il sole ogni giorno estraendo il cuore da una vittima. Stessa miopia, stessa antropocentrica arroganza di essere attivi in processi totalmente aldilà della nostra volontà e capacità.

Non nego l’esistenza di cambiamenti climatici generalizzabili su scala globale (sarebbe assurdo come negare l’esistenza della biosfera), e non nego l’influenza umana su alcuni aspetti della “dinamica climatica”. Nego in maniera completa che la civiltà sarà mai in grado di poter alterare consapevolmente ed in maniera mirata il “clima”. Il “clima” cambia come gli gira a lui: noi siamo solo un nuovo tra gli innumerevoli fattori in gioco in una dinamica non-lineare, supercomplessa, aleatoria e fortemente caotica.

Una volta accettato ciò, forse potremmo iniziare a spendere tempo ed energie nell’unica attività che ci compete e che possiamo sperare di svolgere con successo: adattarci.

Se il clima si trasformerà, come è probabile (ma come non sapremo finché non accadrà), non ci compete minimamente: probabilmente anche se oggi, di colpo, l’intera umanità smettesse di inquinare, erodere, disboscare, emettere gas serra, riprodursi e consumare, probabilmente non inciderebbe minimamente sulle dinamiche in atto. E anche se qualcuno si ostina a credere che far qualcosa sia meglio che lasciar andare tutto in malora, io rispondo dicendo che, probabilmente, la malora è già in atto e non muterà in base ai nostri atti, e che conviene cercare di prepararsi, adattandosi all’eventualità di una trasformazione inattesa, imprevedibile, oppure solamente inarrestabile.

Adattarsi, come fecero i nostri predecessori, meno megalomani, più consci di noi della limitatezza umana nei confronti della Natura. Adattarsi ai deserti, alle tempeste, al gelo, all’erosione, alle inondazioni, alle invasioni di insetti, alla subsidenza delle coste, alla carenza di spazio e di risorse. Adattarsi a rinunciare a credere che il mondo sia un giardino immutabile datoci in dono e custodia.

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martedì 19 febbraio 2008

Al cinema, ma solo con Irina!



Da un pò non vado al cinema a vedere qualcosa che mi interessi... le ultime due volte fu principalmente per passare un pomeriggio in bella compagnia sovietica... (also known as "Irina") e non per il film in sè.
A maggio esce l'ennesimo seguito di saga d'avventura, tuttavia stavolta sono ottimista, perchè è il seguito di una bellissima serie spielberghiana che ha dato i suoi bei frutti (almeno nel primo e nel terzo episodio): il quarto episodio di Indiana Jones!
Curiosità che si collega con l'inizio del post: in questo episodio i cattivi di turno saranno non più i nazisti, bensì i sovietici (la storia è ambientata negli anni 50, dovendo seguire il naturale invecchiamento di Harrison Ford). A capo di questa banda di sovietici ci sarà la mia attrice preferita, Cate Blanchett, nella parte della spietata Irina. Non è uno scherzo! Per chi l'ha conosciuta (la mia ex-Irina), a parte il taglio di capelli, credo sarà evidente la somiglianza nello sguardo glaciale e negli stivaloni di pelle nera... "Oh cazzo!" dirà qualcuno...
Morale: Ormai vado al cinema solo se c'è un'Irina.
Potete vedere il trailer, con Irina, su: http://www.cineblog.it/tag/Cate%20Blanchett

Per finire in bellezza: esiste già una versione LEGO!!!! Con tanto di Indiana Jones (in alto a sinitra) e Irina (in basso a destra, con la spada in mano)! Sto impazzendo...

La Mafia non deve vincere!

Dato che è evidente che è Clastu a votare più volte da diversi pc per far vincere la Mafia, esorto tutti gli altri a votare altrimenti sul sondaggio elettorale!

lunedì 18 febbraio 2008

Nascere Naturalisti in Febbraio


Come la probabilità di essere mancini è 1/9 di quella di essere destrimani, quella di nascere a Febbraio è leggermente più bassa di quella di nascere in un altro mese (7,6% contro 8,3%)... A parte queste cazzate matematiche, ecco un altro illustre figlio di Febbraio, un Uomo e Scienziato, la cui opera e il cui pensiero hanno cambiato per sempre (e in meglio) il nostro modo di confrontarci con l'essere uomo e con il mondo che ci contiene (che vi piaccia o no). Tra poco meno di un anno si festeggerà il 200 anniversario della sua nascita.

venerdì 15 febbraio 2008

Toward the XXX... Part Two.

In questi giorni un fastidioso magone mi prende a fasi alterne. Ne conosco la causa, la natura, ne intuisco la diagnosi e ne prevedo la conclusione. Il tempo cura tutti gli stupidi magoni. Fortunatamente, sono troppo preso dai miei paleo-lavori al MSMN per lasciare troppo spazio a simili catabolismi mentali: difatti, essi tendono a prendermi mentre pedalo per i 7 km che separano Pueblon da Assnator. Dei lavori al MSMN, che descriverò quando saranno pubblicati, sia qui in versione vulgaris, sia su Theropoda in versione fashion, quello che mi prende di più è quello che non è stato ancora iniziato formalmente, ma solo come bozza (gli altri sono in revisione o stanno per esserlo). Se finirà come penso, sarà una piccola chicca per i teropodisti all over the world... Non accenno oltre, e chi sa i pochi dettagli è gentilmente pregato di non divulgarli.

Concludo con una domanda volutamente idiota: rinuncereste coscientemente ad una quota importante della vostra libertà per essere vincolati alla più appagante di tutte le sostanze chimiche (con il rischio esplicito di diventarne dipendenti) a patto che la sua assunzione debba essere effettuata con l'esplicito consenso della macchina che distribuisce la droga stessa, e con la dichiarazione di accettare che tale macchina può in maniera assolutamente autonoma smettere di erogare tale droga?

Credo che nessuno lo farebbe coscientemente.

A quanto ne so, ieri si festeggiava tale rinuncia...




mercoledì 13 febbraio 2008

Cos'hanno in comune questi personaggi?

Albert Einstein. Il più grande scienziato del XX secolo.

Alessandro Magno. A nemmeno 30 anni conquistò l'Impero Persiano.

Aristotele. Tra tutti i filosofi greci, quello che ha maggiormente influenzato l'evoluzione del pensiero scientifico.

Bill Gates. L'uomo più ricco del mondo grazie al proprio cervello.

Billy the Kid. Un criminale leggendario.

Caio Giulio Cesare. Pose fine alla Repubblica Romana e divenne l'archetipo dell'Imperatore.

Carlomagno. Il Primo Imperatore del Sacro Romano Impero.

Fidel Castro. Leader cubano.

Franz Kafka. Scrittore, tra i maggiori del XX secolo.

Friedrich Nietzsche. Uno dei maggiori filosofi di sempre, nonchè un pazzo.

Gandhi. Con la sola forza della non-violenza liberò l'India dalla dominazione inglese.

H.G. Wells. Il padre della fantascienza.

Imanuel Kant. Il maggior filosofo del XVIII secolo.

Giovanna D'Arco. Eroina, santa e pazza.

Leonardo da Vinci. Artista e scienziato, il più grande genio di tutti i tempi.

Lewis Carroll. Scrittore pre-ultrazionale.

Marie Curie. Fisico madre della radioattività.

Matt Groening. Padre dei Simpson e di Futurama.

Michelangelo. L'artista simbolo del Rinascimento.

Napoleone Bonaparte. L'Ultimo Imperatore d'Europa.

Neil Armstrong. Il primo uomo sulla luna

Pablo Picasso. L'equivalente artistico di Einstein.

Ramses II. Il Faraone più famoso.

Winston Churchill. Salvò l'Inghilterra dai nazisti.

SONO TUTTI MANCINI (COME ME)!!!!!!
Siamo il 10% dell'Umanità, eppure mi pare che abbiamo inciso ben più che per il 10% della Storia... Lo so, non è solo il mancinismo... eppure...

Suoni inquietanti, suggestioni notturne

Di notte, quando i treni merci passano a velocità moderata lungo la linea ferrata dietro il Pueblo, si ode un suono inquietante. Un cigolio, lento e miagolante, come una nenia, che cresce e diventa un pianto lamentoso, simile alla voce di una ragazzina che soffre. So che è lo stridore del treno, ma non posso fare a meno di pensare che sia la voce di un’anima condannata in eterno a vagare sui binari. Forse, una giovane morta tragicamente (un suicidio per amore? un delitto mai risolto?) proprio lungo quei binari.

Il povero spettro, che si lamenta e geme, al passaggio del treno che l’uccise... potrebbe anche abbassare la voce: noialtri vivi vorremmo dormire, che di giorno si lavora (almeno in teoria)!

lunedì 11 febbraio 2008

Fotocomposizione: oltre la Porta Di Files.

Toward the XXX year (porno?) - Part One

Domenica mattina... (ieri):

Mentre la mia cara Megamatrice lavora, monopolizzando la RAM, ne approfitto per scrivere una serie di pensieri che ho elaborato in questi pochi giorni che mi separano dal mio XXX (hard core movie?) genetliaco. Purtroppo, non posso negarlo, nella mia mente una famiglia di concetti e valutazioni sta monopolizzando lo spazio di memoria al pari della Megamatrice nel PC... è quindi buona cosa tradurla in un discorso scritto, più o meno coerente. Non è detto che non ne venga fuori qualcosa di utile.

Non è un caso se sia Siddhārtha Gautama (il Buddha) che Joshua il Nazareno (il Cristo) ebbero le loro personali svolte interiori, ed intrapresero le vie della meditazione, prima, e della predicazione, poi, quando raggiunsero i trent’anni. Come detto altrove, molti dei più grandi pensatori della Storia produssero le loro massime elaborazioni attorno al trentesimo anno di vita. Esso è probabilmente un momento cardine dell’esistenza umana, probabilmente perché, primitivamente, doveva essere l’apice della maturità e l’inizio della vecchiaia. Fortunatamente, abbiamo conseguito mezzi tali da ritardare il declino fisico di almeno 20 - 30 anni, tuttavia, è probabile che nella mente umana, la soglia del trentesimo anno rimanga il momento in cui la sommatoria di esperienze e conoscenza superano una massa critica e producono una personalità matura (o presunta tale). In particolare, gli ultimi residui dell’adolescenza vengono completamente dissolti, così come si conclude l’inesorabile estinzione di molte favole ormonali che nei due decenni precedenti avevano giocato un ruolo predominante nell’elaborazione del pensiero. Se mi fermo a comparare il mio modo di pensare e sentire attuale con quello di 5 anni fa, il contrasto è enorme.

Facciamo una carrellata di questi pensieri.

Prossimi ai 30 anni, molti (sopratutto donne, ma non tutte, e non solo loro) tra quelli che non avevano ancora soddisfatto l’ultimo e più potente degli istinti (la procreazione) ne vengono soprafatti. Ciò è stupefacente, perché è uno spettacolo comico ed al tempo stesso terribile: per quanto una persona si sforzi di dichiararsi libera ed autonoma nelle scelte e decisioni, essa resterà sempre e comunque schiava dei programmi genetici che l’hanno assemblata. (Questo discorso è blasfemia e bestemmia per tutti i miopi e gli idealisti... e diventa tabù e insulto per i miopi e gli idealisti che stanno attraversando quella fase... Ma è così che funziona il mondo materiale ed organico dal quale trae origine l’essere umano: che piaccia o no, saperlo o negarlo non influisce minimamente sulla sua esistenza. Ma è una blasfemia solo perché essi, i miopi, non capiscono la neutralità del concetto di macchina biologica, né la flessibilità della schiavitù genetica: essi temono che ammettendo la nostra natura biofisica saranno gettati nel vuoto del meccanicismo e del materialismo, dove le loro consolanti favole - l’anima, la libero arbitrio, la coscienza, l’amore... - non hanno alcuna consistenza). Per mia fortuna, l’istinto procreativo in me è ancora sopito, e mi auguro che emerga il più tardi possibile (così da sperare di dominarlo, o almeno, di accettarlo razionalmente). La creazione di un nuovo esemplare di Homo sapiens è un atto già fin troppo diffuso sulla crosta terrestre per essere minimamente significante. Inoltre, l’idea che generare una semi-copia ibridata di me (a mia volta, una semi-copia ibridata di altre due persone...) sia un valore è assurdamente ridicola: oltre che una megalomane forma di presunzione e vanità, essa è anche ottusamente egoistica all’ennesima potenza. Sia benedetta l’evoluzione che mi impone di trovare un’altra persona (consenziente) per poter sperare di realizzare una discendenza: ciò mi frena (evviva!) dal provare a figliare, perché aumenta esponenzialmente la difficoltà di realizzare qualcosa di soddisfacente le assurde favole viscerali alla base del senso di paternità/maternità. Anche queste mie idee sono ovviamente blasfemia e bestemmia per i miopi e gli ingenui (oltre che per la propaganda del Sistema Dominante, che ha tutto l’interesse che le formiche umane sfornino felicemente nuove formiche umane...): per loro, la Vita è un valore (frase senza senso), la Famiglia è una missione (per far figli, in primis). Oltre che blasfemia, per loro le mie argomentazioni appaiono malattia. Non a caso, i miopi rispondono dicendo che esse sono sopratutto il prodotto di una personalità delusa e risentita: secondo quel ragionamento, un trentenne felicemente appagato non avrebbe una visione così nichilista della vita. Peccato che questi pensieri fossero pienamente presenti e coscienti sia nei momenti più “felici” (endorficamente auto-appagati, dal mio punto di vista) sia in quelli apparentemente più “depressi” (endorficamente auto-frustrati, dal mio punto di vista), e quindi non siano minimamente influenzati dalle situazioni contingenti. Cambiava, probabilmente, la mia disponibilità nell’attuarli, ma non la consapevolezza della loro validità (in breve: conflitto tra Visceralia e Razionalia).

Fine prima puntata.

Megamatrice ha finito di lavorare: Kryptops sta con Rajasaurus (hmmm...), mentre Eocarcharia è un carcharodontosauride più derivato di Fukuiraptor. Mi sta bene. Spegniamo.

Bipedi ancheggianti si contendono il mio cervello

Perché negarlo? Io amo tutto ciò che è bipede, ancheggia con classe e ha un bacino evoluto. Donne e Dinosauri, pertanto, si spartiscono il mio cervello: le prime si accampano regolarmente in Visceralia, da cui si tenta più o meno vanamente di scacciarle (e la scacciaf**hezza, come ogni azione viscerale, è istintiva), i secondi dominano incontrastati Razionalia da più di vent’anni: per entrambe le fazioni, venerazione, stima ed affetto non verranno mai lesinati (in modi e quantità differenti).
E poi qualcuno continua a negare che non ci sia una guerra tra Donne e Dinosauri, su opposte fazioni, per il predominio nel mio cervello... Lunedì scorso l’ennesima carta da gioco nel fronte viscerale, che pareva aver consegnato la settimana alla negatività plesiomorfica, Ma ecco che arrivano i nostri! Quella appena passata è stata una settimana molto ricca nel Frangente Mesozoico, che è il più alto di tutti i Frangenti. Ben 5 nuove specie di dinosauri sono stati pubblicate, di cui tre teropodi: l’adrosauro lambeosaurino Sahaliyania elunchunorum, l’adrosauro adrosaurino Wulagasaurus dongi, il teropode celurosauro Orkoraptor burkei, il teropode carcharodontosauride Eocarcharia dinops ed il teropode abelisauride Kryptops palaios. Uno più bello dell’altro! (Dinosauria batte Donna 5 a 1). Un analogo scontro tra opposte fazioni si verificò lo scorso maggio: allora, da ambo i fronti furono sfoderate armi colossali: Gigantoraptor e Irina... E fu un pareggio.

Approfitto del momento di deficienza dementomorfa per far pubblicità a Merlino dell’Highlander Pub: le sue cinture in pneumatico sono molto fashion (per dirla alla Blisshilese)!

Frase pompata della settimana:
“Mid Cretaceous theropods from Africa suggest that abelisaurids, carcharodontosaurids, and spinosaurids had come to the fore as the principal large-bodied predators in several faunas. Fossils from later Cretaceous horizons on Africa are needed to learn if this predatory triumvirate survived to the end of the period and, if so, how they compare to relatives on other continents”.
Sereno & Brusatte, 2008.

Un triumvirato di 3 cladi teropodi a dominare la piramide ecologica africana per più di 30 milioni di anni... metafora molto suggestiva.

venerdì 8 febbraio 2008

Saper leggere oltre l'apparenza, senza badare allo sfondo

L'essenziale è invisibile agli occhi. Infatti, basta evidenziare lo sfondo per vedere che c'è sempre molto più sostanza in un messaggio concreto celato che in una puttanata visceroide che piace tanto all'adolescemo (di qualunque età). Se sai come vedere, lo puoi scoprire. Ok, ma non facciamola diventare una squallida tattica per sfogare senza dire... sarebbe ipocrita. Non è del cuore la verità. Abbiamo giocato.

Autoscazzo, ovvero: Antichrist Pseudocar

Ieri sera, mentre codificavo il nuovo ed enigmatico teropode patagonico Orkoraptor (prossimamente sul blog Theropoda!) mi telefona He-Lemm per raccontarmi in tempo reale la sua ennesima pseudo-epica (dis)avventura: il suo veicolo, il Freelemmer, da poco revisionato maldestramente da nador-meccanici di un tamarrissimo concessionario prefabbricato-faraonico, è (ri)deceduto nel mezzo dell’autostrada della Cisa... Risultato: attesa del carro-attrezzi (perché mai questo nome?) spedito dai mortificatissimi nador-meccanici, traino fino al tamarrissimo concessionario, trasbordo del materiale lemmico dal Freelemmer ad una tanto cortese quanto ipodotata auto di cortesia, e ripartenza verso la toscana città nella quale sta la sua divina sorella. Parentesi da 1000 punti scacciaf**a: dato il colossale ritardo del nostro eroe, la prevista cena con le amiche della sorella è stata cancellata.

Legge di Murphy al cubo.

Questa storia è stata concessa ed avallata da He-Lemm (copyright Pluebon Brotherhood - tutti i doveri riservati).

giovedì 7 febbraio 2008

Pastura per un mare di normali

Bisogna credere di più nella gente.
L'essenziale è la felicità.
La libertà è avere cura dei propri limiti.


PS: questo post è uno specchietto per le allodole...

Resilienza è Ultrazionalità

Oggi è meno vuoto dell'altro ieri.
Perché mi sono ricordato cosa pregna senza impregnare e cosa prona senza spronare!
Ma non perdiamo tempo in futili visceralismi pliocenici: c'è un nuovo teropode del maastrichtiano argentino che attende di essere inserito in Megamatrice! Non vedo l'ora di vedere se finirà dove penso (e spero)...

Il risultato prossimamente su Theropoda - il blog.

martedì 5 febbraio 2008

Oggi è più vuoto del solito.
O forse, mi stavo viziando.
A non pensare che fosse così vuoto.
Come è.

And the winners are...

Eccoci alla proclamazione dei vincitori del concorso.
Non è stato facile scegliere... (che ipocrita)...

Ecco i primi classificati:

Terzo posto (non vince ma subentrerà in caso di rifiuto di uno dei vincitori):
Enea, con: "Perchè voglio essere il primo a finirlo, per entusiasmo, per amicizia, per dare la prima opinione (che non sono riuscito a dare con la bozza a me affidata...mi dispiace davvero) e per offrire la prima birra".
Motivazione: mi piace la tua vanità del voler essere il primo ad averlo letto... Se poi offri una birra, mi va anche meglio.
Secondo posto: Anonimo (ma so chi è, può solo essere lui), con: "Razanandrongobe sakalavae".
Motivazione: questa parola è presente nel romanzo!
Primo posto:MacLeod, con: "La seconda é una semplice equazione parametrica: P=m2
dove "m2" sta per motivo n°2 e "P" è l'insieme di tutti i commenti scritti e scrivituri riguardo al concorso, compreso questo stesso, diventando quindi una motivazione "frattale" di una certa consistenza, nel senso che è ben sicuro che essa sia stata generata insieme (cumsistentia certa est) agli altri "poster", volenti o nolenti".
Motivazione: Molto Ultrazionale!

I primi 2 vincitori sono pregati di contattarmi prima possibile per dichiarare la loro volontà di leggerlo. In caso di rinuncia di almeno uno dei primi due, il terzo posto scalerà avanti.

Il più grande dei più grandi... ma meno grande

In questi giorni mi conviene dedicarmi ai dinosauri. Ho tre articoli al MSMN in fase di revisione e un paio di altri in gestazione. Inoltre, i membri del clade meno inclusivo comprendente Triceratops e Passer sono uno dei più potenti sollievi contro le contorte (forse inutili) elaborazioni indotte da altri bipedi (e mi fermo qui...).

L’estrapolazione è un’arma pericolosa, sopratutto se effettuata in ambiti nei quali non esiste l’invarianza di scala lineare. Detto in parole semplici, stimare un valore molto al di fuori di un range noto è un azzardo, oltre che una presuntuosa miopia. Ciò è valido sopratutto per animali estinti basati su resti frammentari. In questo caso specifico, abbiamo un esempio massimo, sia nei contenuti che nella sostanza.

Non giriamoci intorno troppo: i dinosauri piacciono (anche, non solo) per le dimensioni straordinarie (per gli standard olocenici) raggiunte da molte linee evolutive. Paradossalmente, i più grandi in assoluto sono spesso i meno preservati (dovrebbe sembrare il contrario...) e ciò ha generato gare a stimare le taglie di esseri noti solo su pochi e scarsi residui (il Sarmatese avrebbe ben da dire in proposito, su un teropode a lui caro e noto...). Al culmine di questa tendenza sta quello che, almeno tra gli addetti ai lavori, è noto come il (probabile) dinosauro più esagerato, colossale e smisurato di tutti i tempi (almeno in lunghezza, ma vedremo in fondo che non è detto che lo sia in massa). Paradosso dei paradossi, esso non è noto per uno scheletro, né per un osso, bensì solo per una descrizione (di un solo osso), risalente alla fine del XIX secolo. I dettagli di questa (ri)scoperta sono ben descritti in Carpenter (2006) e non mi soffermerò oltre. L’animale in questione è chiamato Amphicoelias fragillimus, un probabile sauropode diplodocide. I diplodocidi sono probabilmente i dinosauri più lunghi (ma non i più massicci, come accennato sopra): lo scheletro meglio conservato è Diplodocus carnegiei, che con i suoi 26 metri è lo scheletro articolato più lungo presente nei musei (una copia sta anche in Italia, a Bologna). (NB: esistono ricostruzioni di dinosauri più lunghi, ma in genere sono basate su pochi resti reali e molti ricostruiti).

Tornando ad Amphicoelias... basandosi sull’unica descrizione dell’unico osso noto (una vertebra dorsale), Carpenter stima che l’animale, rapportato con i diplodocidi noti, dovesse misurare 58 metri, per oltre 120 tonnellate di massa! Un meraviglioso mostro supercolossale, al limite teorico biomeccanico per un animale terrestre! Stime precedenti avevano valutato un margine di misura più vago (40-60 metri), tuttavia, ed è ovvio (data l’umana tendenza all’esagerazione), la stima di 58-60 metri è quella che circola con maggior insistenza in rete.

Ciò che rende strabiliante questo valore è la sua lontananza dalle successive maggiori stime per i restanti diplodocidi. Supersaurus e Diplodocodus hallorum (ex Seismosaurus), basati su resti più completi di quelli di Amphicoelias, sono stimati entrambi sui 33-35 metri, ovvero un 30% più lunghi di D. carnegiei. Ma se Amphicoelias fosse veramente di 60 metri, sarebbe del 70% più grande di Supersaurus e D. hallorum e oltre il doppio del D. carnegiei! Ciò non è teoricamente impossibile: il mitico Gigantoraptor pubblicato l’anno scorso ai tempi delle Seconde Guerre Viscerali, è 3-4 volte più lungo dei suoi cugini oviraptoridi.. tuttavia, questa stima è evidente, perché basata su numerosi resti articolati... qui, invece, abbiamo solo un paio di pagine di un articolo di un secolo fa, sulla base del quale stimare un animale incredibilmente grande...

Qualcosa non torna, almeno per me.

Ho deciso di stimare Amphicoelias partendo direttamente dall’unica immagine nota. La vertebra non è completa, quindi le parti mancanti sono state ricavate da altri diplodocidi. Quello che ho notato subito ricostruendolo, è che le proporzioni risultanti si discostavano da quelle delle altre specie usate. Ciò indica che probabilmente l’animale aveva una morfologia vertebrale particolare, derivante probabilmente dai vincoli morfologici imposti dalla sua taglia gigante. Sulla base di questa osservazione, una volta ricostruita la vertebra, ho deciso di usare solamente la dimensione stimata del centro vertebrale (e non quella dell’intera vertebra) per risalire alle sue proporzioni rispetto agli altri diplodocidi: il centro vertebrale, con la sua forma cilindrica, è probabilmente più lineare rispetto al resto della vertebra, che è più elaborato e complesso, nelle proporzioni tra i vari diplodocidi.

Sulla base di queste misurazioni, mi risulta un diplodocide che è sì gigantesco, ma non esageratamente gigantesco. Il “mio” Amphicoelias è lungo “solo” 45 metri, non 60 (qui sotto, in rosso, confrontato con la versione da 60 m di Carpenter, in nero, assieme ad un uomo e Diplodocus carnegiei. Immagine modificata da Carpenter, 2006). La ricostruzione di Carpenter, e la sua stima, si basavano sulla semplice estrapolazione lineare delle vertebre di diplodocidi noti fino alle dimensioni della vertebra di A. fragillimus, senza considerare le eventuali deformazioni non lineari delle parti della vertebra ad esclusione del centro (allometrie) dovute alla scala gigantesca dell’animale.

Con 45 metri di lunghezza e 60 tonnellate di peso, la taglia proposta qui mi pare più ragionevole dell’altra stima... (nota: Argentinosaurus resterebbe il più fornito nel frangente della massa...).

Speriamo che in futuro nuovi resti possano verificare (o falsificare) queste estrapolazioni.

Bibliografia:

Carpenter, 2006. Biggest of the big: a critical re-evaluation of the mega-sauropod Amphicoelias fragillimus Cope, 1878. In Foster, J.R. and Lucas, S. G., eds., Paleontology and Geology of the Upper Jurassic Morrison Formation. New Mexico Museum of Natural History and Science Bulletin 36.

lunedì 4 febbraio 2008

Mister I



Grazie, Ul!

(C)autoreferenza contorta criptata con celata citazione

Questo post è talmente demente, criptico e di nicchia (almeno per ora, almeno in parte) che si potrebbe anche intitolare: Come tutte le volte che dicemmo: "...è più fornito, in quel FRAngente!"

Ne ho sentite in giro di ricerche idiote e senza futuro, ma questa le batte tutte!
Forse la mia ex avrebbe da ridire...

"Roma, 31 gen. (Adnkronos Salute) - Gli uomini? Un optional nel prossimo futuro. O al massimo relegati al ruolo di persone 'di compagnia', comunque non indispensabili per la riproduzione. Questo uno degli scenari delineati dalla ricerca condotta dagli scienziati britannici dell'università di Newcastle upon Tyne, che si dicono pronti a tramutare le cellule del midollo osseo femminile in sperma. Di fatto estromettendo il maschio dal processo riproduttivo. Una sorte che però avvantaggerebbe le donne non di molto, perché il passo successivo potrebbe essere quello di ottenere il risultato speculare negli uomini. Cioè ovuli femminili a partire dal midollo osseo maschile. E' la rivista New Scientist a illustrare come si potrà arrivare a quell'obiettivo. Aggiungendo che però le donne potranno ottenere solo bambine. Perché nello sperma creato a partire dal loro midollo mancherebbe comunque il cromosoma Y."

Chiaramente, certi scienziati non hanno di meglio da fare che dare spinte extraterritoriali a ultrazionali letterari.

The time has come...

PS: solo 3 persone a parte me possono (per ora, almeno in parte) capire il senso vero e profondo di questo post. Tutti gli altri, mi spiace, ma sono (più o meno) depistati.

Le Battaglie degli Dei e gli Imperi dei Mortali

Epica e Paleontologia... c’è qualcosa di più esaltante per un uomo? Il richiamo della Grandezza non può essere udito da tutti...

Un archetipo letterario, quasi una sinapomorfia dell’epica, mette in correlazione le ascese e cadute delle vite mortali, sia quelle individuali che quelle di interi imperi, con le lotte e le battaglie che gli immortali svolgono tra loro nei cieli. L’Iliade, fondamento letterario dell’Occidente, dice proprio ciò.

Come sempre accade con le maggiori produzioni letterarie umane, esiste un fondo di verità in queste storie. Sebbene romanzate ed antropomorfizzate, le epiche battaglie degli immortali celesti sono reali, ed i loro effetti sulla Terra dei mortali sono grandiosi e terribili come le forze che li hanno generati.

L’ipotesi che afferma che per abbattere il più glorioso di tutti gli Imperi della Storia sia stato necessario scagliare una stella sulla Terra è nota e ampiamente dibattuta. Ma non è della Caduta del Mesozoico che parlerò oggi, bensì di un altro grande evento della Storia Naturale. Un evento apparentemente meno grandioso e drammatico, sicuramente meno noto ai più, eppure egualmente epico ed importante. Il Grande Evento di Biodiversificazione Ordoviciana (l’acronimo inglese è GOBE) rappresenta il più intenso episodio di diversificazione nelle specie di invertebrati marini di tutta l’Era Paleozoica. Esso si verificò 470 milioni di anni fa: in quel periodo, la vita era esclusivamente marina, e si stava diversificando dopo la prima grande esplosione delle disparità anatomica animale, avvenuta 70 milioni di anni prima nel Cambriano. Con il GOBE si assiste ad un’impennata del numero di nuove specie, nonché ad un elevato tasso di estinzioni più o meno locali. Qualsiasi cosa abbia scatenato il GOBE, sia biologica che ambientale, non si ripresentò più con una simile esuberanza, imprimendo una rotta irreversibile all’evoluzione marina invertebrata.

Ora, dove va a parare il mio discorso? Siamo partiti con gli dei del cielo e siamo finiti alle modeste conchiglie e carapaci di mortali creature dei mari. Per giunta fossilizzate.

L’equivalente astronomico dei fossili sono i meteoriti. Essi cadono incessantemente sulla Terra, con un’abbondanza inversamente proporzionale alle loro dimensioni. Il 20% dei meteoriti che cade sulla terra appartiene ad una categoria chiamata condriti L. La maggioranza di queste condriti ha un’età di formazione misurata con metodi radiometrici sui 450-500 milioni di anni, e si presume che sia stata disseminata nel Sistema Solare a seguito di uno stesso evento catastrofico (probabilmente lo scontro tra due pianetini) avvenuto in quel periodo nella Fascia degli Asteroidi. Secondo gli astronomi, l’evento di disgregazione asteroidale avvenuto in quel periodo fu il maggiore documentato degli ultimi 2 miliardi di anni.

La coincidenza dell’età di formazione dei condriti L che cadono attualmente sulla Terra (450-500 milioni di anni) con l’età del GOBE (470 milioni di anni), implica una qualche correlazione. Difatti, se si analizzano i sedimenti risalenti al GOBE, oltre ai fossili si nota un’abbondante concentrazione di condriti di tipo L. L’abbondanza è di alcuni ordini di grandezza superiore a quella media degli altri strati, ed indica che il tasso di caduta dei meteoriti condritici in quel periodo fosse molto più elevato rispetto alla media. Ciò è in accordo col modello catastrofico sull’origine delle condriti L: la grande maggioranza dei frammenti dell’asteroide madre disgregatosi dovette raggiungere la Terra nei primi milioni di anni successivi all’evento di disgregazione. Assieme all’aumento dei condriti L, è probabile che anche il tasso di caduta di frammenti di dimensioni medio-grandi sia aumentato in maniera analoga. Pertanto, è probabile che per una decina di milioni di anni dopo la disgregazione dell’asteroide madre, la Terra abbia subito un (relativamente) intenso bombardamento di asteroidi di piccola e media taglia. A differenza dell’impatto catastrofico di un unico oggetto gigante (con un diametro di almeno 5-10 km) che sconvolge l’intero pianeta e produce massicce estinzioni globali, un flusso costante e (relativamente) intenso di corpi minori può aver agito da perturbatore ecosistemico, distruggendo causalmente regioni limitate, alterando ambienti locali, creando le condizioni per nuove espansioni e colonizzazioni di zone “rese vergini” per immigrati da aree non colpite. Tutto ciò è in accordo con il modello del disturbo moderato teorizzato in ecologia, e può essere una delle cause del GOBE.

La coincidenza del più intenso episodio di diversificazione biologica paleozoica con quello di maggiore frammentazione asteroidale degli ultimi 2 miliardi di anni esiste, quindi, a meno di non voler negare l’evidenza (o di vedere nell’espansione dei brachiopodi marini la causa della distruzione di un asteroide...), non possiamo far altro che ammettere che, rivisti in chiave naturalistica, gli epici scontri tra le Potenze Celesti hanno veramente influenzano la vita dei mortali sulla Terra.

Bibliografia: Schmitz et al., 2008. Asteroid breakup linked to the Great Ordovician Biodiversification Event. Nature Geoscience 1, 49-53.

venerdì 1 febbraio 2008

UltRazionale fa la seconda muta invernale!

L'uomo è un primate. I primati sono gli unici mammiferi a dare grande valore alle immagini e ai colori. In questo si avvicinano ai loro ben più elevati cugini sauropsidi che nello sfoggio dell'espressione cromatica hanno creato un universo a noi appena percepibile.
Ho cambiato pelle. Ciò rispecchia il mio umore. Camaleontico e cefalopode in questo, me ne compiaccio.

Il Concorso è finito, andiamo in pace...

Ok, i giochi sono fatti. Chi è dentro è dentro e chi è fuori è dentro...
Tra 5 giorni saprete chi ha vinto.