martedì 11 dicembre 2007

Resilienza e razionalità

Resilienza, in termini biologici, è la capacità di un sistema di ripristinare le condizioni antecedenti un evento perturbatore. Le attuali vicissitudini emozional-personali del Demiurgo mi hanno dato lo spunto per rielaborare un antico concetto, tra i capisaldi di Ultrazionalia, ovvero la distinzione tra componente razionale ed il preponderante substrato viscerale. Ne sto deducendo che la parte razionale ha una maggiore resilienza della viscerale: da questa differenza di velocità nasce il ben noto dissidio interiore (il fottutissimo limbo) che ho sperimentato recentemente.
Comunque, cari amici, l'applicazione di un vecchio criterio discriminante (la stima oggettiva) mi sta aiutando ad uscire razionalmente dal limbo. Per uscirne visceralmente devo applicare una più antica tecnica, infallibile e generalmente auto-rinforzante (oltre che prova della debolezza concettuale delle motivazioni alla base della minore resilienza viscerale): il mitico chiodo-scaccia-chiodo.
Così funzioniamo, a riprova della struttura stratificata e gerarchizzata della nostra personalità.
Tutto il resto è lemmistica masturbazione mentale (che rifiutiamo ultrazionalmente e che speriamo - invano - sia abbandonata da tutti).

Nessun commento:

Posta un commento

-I COMMENTI ANONIMI SARANNO ELIMINATI