venerdì 20 aprile 2007

Essere un A4

L’avevo accennato nel precedente post, ed ora ne parlo.
Con questo termino (almeno per ora) la semiserie (semiseria) su Fede e Ragione.
Miei illustri predecessori l’hanno espresso più volte, e nei modi più disparati: l’umanità si può dividere in categorie sulla base della razionalità (categorie determinabili secondo criteri differenti, che spesso producono sottoinsiemi sfumati, ma chiaramente sovrapponibili): riducendo a dicotomia, i credenti e i non credenti.
Tutti crediamo in qualcosa, è inevitabile (già il solo fatto che al mattino si scenda dal letto senza controllare prima che il pavimento esista "ancora" è un'atto di fede: si dà per scontata l'oggettività del mondo esterno a noi): ciò che distingue le varie forme di credo è solamente la quantità di concetti che si assume come verità non-analizzabile (quindi la forza/intensità/inclusività della credenza).
Data questa premessa, io tendo a fondere le varie versioni di credo sotto una visione generale, (con una generalizzazione che a molti può dar fastidio).
Per “credere” intendo: assumere come dato di certezza ciò che si riconosce come non analizzabile.
Per credenti intendo i creduloni, i religiosi/adepti (di tutte le fedi e ideologie) e gli atei (stupiti da quest’ultima affermazione?).
All’estremo della creduloneria, appena prima dei bambini/semplici(otti)/idioti, abbiamo l’Ultracredente, il fratello minore del Reificatore Estremo (vedere precedenti post). Egli assume la propria capacità conoscitiva come illimitata, quindi è capace di dare un qualche valore di esistenza anche a ciò che riconoscerebbe come non definibile.
Ai non-credenti appartengono gli scettici, i razionali (compresi gli “Ultra-“ ed i “-sti”), i falsificazionisti e gli agnostici in senso stretto (ovvio). L’ultrazionale è un agnostico, ovvero un essere razionale consapevole del limite proprio e della propria specie, che con onestà riconosce l’insensatezza e l’inutilità di tutte quelle domande non analizzabili. Egli si distingue dai credenti forti perché non ha bisogno di cercare a tutti i costi una risposta alle domande, in base alla ovvia considerazione che esistono più domande esprimibili che risposte possibili.
Una nota: Perché pongo l’ateismo tra le versioni forti della credenza? L’ateo, per essere veramente tale, può esserlo solo per un atto di fede (la fede nell’assenza di un Dio, la quale, essendo “un’affermazione negativa”, non può essere analizzata e smontata direttamente) e quindi è ancora un credente forte: ha sostituito a Dio una nuova divinità, l’Assenza di Dio. E come tutte le credenze, anche l’ateismo ha la naturale tendenza al fondamentalismo, secondo la solita progressione: Io ho la Verità - Io sono la Verità - chi non è come me è la Falsità - la Falsità va Negata, Soppressa, Cancellata, Distrutta, Uccisa - Holy War: Amen.
L’agnosticismo è preferibile all’ateismo perché nel secondo cova mimetizzato il subdolo germe di ogni credo forte. Pertanto, l’ultrazionale è un Agnostico Asintotico All’Ateismo (A4), ovvero tende all’ateismo senza poterlo mai abbracciare come “assoluta certezza”.
Formalizzando: dato un tempo t ed un insieme di credenze assunte come verità non analizzabili At, nell’Ultrazionale si ha:
Lim At = 0
t→∞
Questo atteggiamento non è relativismo (un’altra credenza debole, esageratamente demonizzata di recente) bensì semplice onestà intellettuale: se, come pare evidente almeno agli atei, Dio non esiste, la sua non-esistenza non può comunque essere ricavata come Verità. E quindi, sulle questioni di Dio è meglio astenersi, sopratutto perché sono spesso assurdità mitologiche rimasticate da secoli o illogicità camuffate da poesia. (In questa ottica, il conflitto Fede-Ragione -per chi crede- svanisce: continuare a discutere sulla loro reciproca relazione è un controsenso. Le due impostazioni sono incompatibili, punto e basta. Credere in affermazioni palesemente in contrasto con la ragione o contro l’evidenza può significare due sole cose: ipocrisia per interesse -nel migliore dei casi- o dissociazione mentale schizofrenica -nel peggiore-).
La scienza e la logica moderne sono le forme di pensiero che più rispondono all’impostazione ultrazionale. Da un lato pratico, esse hanno fondato e prodotto il nostro mondo conoscitivo e tecnologico, dimostrando la loro capacità di essere attive nella realtà (al contrario di altri prodotti del pensiero che, proprio perché incapaci di rispondere attivamente nella realtà, si sono trincerati per millenni nell’autoreferenza della “Cultura”, fantomatica sapienza contrapposta al mondo oggettivo, alla “Natura”). Le enormi conquiste raggiunte nella tecnica, nella comunicazione, nella medicina e nella conoscenza sono la prova incontrovertibile della “verità fattuale e pratica” di scienza e logica. Da un lato “etico”, la scienza e la logica sono le uniche forme di pensiero non (tendenzialmente) violento, ovvero non-fondamentalista. Infatti, esse assumono i loro stessi limiti interni come parte integrante della loro struttura (con i teoremi di incompletezza ed il principio di indeterminazione), quindi assumo programmaticamente che non può esistere una “Verità Unica ed Assoluta”, ma solo verità provvisorie e parziali (spesso molto più importanti e profonde delle fantomatiche verità metafisiche). Inoltre, esse si distinguono da tutte le religioni, filosofie ed ideologie per il fatto di non partire da una “Verità” che spiega il Mondo, bensì partono dalla consapevolezza di avere un’ignoranza da colmare con la ricerca e la sperimentazione.
Ma sopratutto, proprio perché non si fondano sull’autorità di Autori o Testi più o meno Ispirati dall’Alto, ma si sorreggono solo sul principio di oggettività (che non solo permette a chiunque non sia convinto della validità di un'ipotesi/teoria di cercare di ripeterla e/o falsificarla, ma anche impone al ricercatore di fornire tutti i mezzi possibili allo scettico per la contro-verifica) scienza e logica rappresentano la forme di pensiero più democratiche e pluraliste esistenti.

1 commento:

  1. Molto vero ciò che hai detto sull'ateismo. Il "forte credente" non va combattuto fino all'oppressione, deve semplicemente estinguersi per incapacità di adattamento alla realtà del mondo. XD.
    E che l'Ultrazionalismo dilaghi come un oceano!

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